Si punta al rifinanziamento del debito della società, Steven Zhang ha preso la sua decisione per evitare lo scenario peggiore
L’Inter lotta su due fronti: sul campo con l’obiettivo scudetto da raggiungere e una Champions da onorare fino in fondo. Fuori con il prestito da quasi 400 milioni di euro da restituire al fondo americano Oaktree. Se da un lato la squadra di Simone Inzaghi continua a disegnare calcio e a dominare ogni gara contro qualsiasi avversario, il presidente Steven Zhang sta vivendo un periodo complesso segnato dal noto debito che sta cercando in tutti i modi di risanare.
È bene ribadirlo: la questione con cui sta facendo i conti Zhang non ha a che fare con la società Inter, ma soltanto con la situazione personale del numero uno nerazzurro ed esponente di punta del Gruppo Suning.
Ma è scontato che i tifosi nerazzurri siano preoccupati, al di là dei risultati che premiano Lautaro e compagni. La scadenza della restituzione del prestito a Oaktree si avvicina e Zhang deve risolvere la questione in un modo o nell’altro.
L’unica soluzione è quella di rifinanziare il debito, in parole povere significa allungare i tempi per permettere al presidente di Nanchino di avere le finanze che occorrono per estinguerlo.
Inter, Zhang punta al rifinanziamento del debito
La data da cerchiare in rosso è una soltanto: 20 maggio 2024. In quel giorno il destino di Zhang sarà deciso una volta per tutte poiché scadrà il termine per la restituzione di 385 milioni di euro (275 milioni più gli interessi) al fondo americano Oaktree. Come detto, tuttavia, lo scopo del presidente interista sarebbe quello di rifinanziarlo. Zhang sta lavorando dalla Cina con questo obiettivo, molto difficile ma non affatto impossibile.
I tempi, al netto degli obiettivi del presidente, sono molto stringenti: in pratica dovrebbe trovare questo accordo il prima possibile, tra fine febbraio e inizio marzo. Inoltre, stando a Calcio&Finanza, Zhang ha escluso una volta per tutte anche la cessione del club, in quanto la valutazione di 1,2 miliardi di euro ha raffreddato parecchie piste (a dicembre, ad esempio, si parlava persino dell’interesse dell’emiro del Qatar Bin Hamad Al Thani per il club milanese).
Dalla Cina Zhang ha assistito sia alla recente vittoria contro la Juventus che alla precedente contro il Napoli in Supercoppa (il suo sesto trofeo da presidente). E non vede l’ora di tornare in Italia per festeggiare a San Siro una vittoria della sua squadra: l’ultima partita a cui ha preso parte risale all’amichevole di agosto, giocata a Tokyo, contro il Paris Saint Germain.