Tutta l’Italia è ancora estasiata per il successo del miglior tennista azzurro all’Australian Open contro Daniil Medvedev
Tutta l’Italia è pazza di Jannik Sinner. Il trionfo dell’altoatesino all’Australian Open ha mandato in estasi non solo gli amanti del tennis, ma anche gli appassionati di sport in genere. Come accaduto ad esempio con Alberto Tomba, capace di fermare addirittura il Festival di Sanremo durante la secondo manche dello slalom speciale alle Olimpiadi di Calgary, sembra che lo sport italiano abbia trovato una nuova icona in cui tutti credono.
Il successo di Melbourne, il primo in uno Slam per il ragazzo di San Candido, lo proietta ufficialmente nell’élite del tennis mondiale. E ora ogni traguardo può essere davvero raggiungibile per lui. Inizierà ogni torneo come uno dei due-tre favoriti e con grandissime chance di trovarsi in testa al ranking mondiale nell’arco di pochi mesi.
Ma l’amore tra Jannik e gli italiani è sbocciato ufficialmente qualche mese fa prima con le grandi prestazioni alle Finals di Torino, chiuse al secondo posto e poi soprattutto per essere stato il protagonista quasi assoluto della vittoria in Coppa Davis a Malaga, riportando nel Belpaese l’insalatiera che mancava dal lontano 1976. Ma Sinner non sta creando hype soltanto intorno a se stesso, ma anche a tutto il movimento.
Il tennis, infatti, sta vivendo un momento più che florido. I numeri dei nuovi iscritti sono in costante crescita se si comparano i dati con quelli dei primi anni 2000. Il presidente federale Angelo Binaghi è stato diretto: “Dopo il calcio ci siamo noi“. E sicuramente Jannik Sinner è lo sponsor migliore per lo sport, il modo più veloce con cui i più piccoli possono innamorarsi di questa disciplina.
E nuovi talenti sono già pronti ad esplodere. A confermarlo è Andrea Spizzica, il primo maestro di tennis del campione azzurro, che però mette in guardia i nuovi aspiranti professionisti, soffermandosi proprio sugli adolescenti: “ A quell’età per quanto possano essere bravi è impossibile pronosticare, parliamo di ragazzini di 13-14 anni. Seguendo il circuito Under ci sono ragazzi attualmente anche più bravi di quanto fosse Jannik a quell’età, ma ci sono troppe variabili per fare pronostici“.
L’attuale numero 4 al mondo ha svoltato la propria carriera in un momento particolare: “Lo sviluppo che ha avuto quando è andato nell’Accademia di Piatti è stata esponenziale. Non si può prevedere, puoi dire se uno è bravo o meno bravo, ma poi tanti ragazzi che vincevano più di Sinner da ragazzini non sono arrivati. Devi avere una grossa forza di volontà: serve spirito di sacrificio e lavorare giornalmente“.
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