Dopo Gigi Riva, un altro protagonista della Serie A è morto all’età di 76 anni. Ha giocato con Bologna e altre squadre negli anni ’70
A distanza di nemmeno ventiquattro ore dalla morte di Gigi Riva, scomparso a Cagliari a 79 anni dopo un breve ricovero in ospedale, a Siena un altro grande protagonista del nostro campionato, di pochi anni più giovane, non è riuscito a superare una grave emorragia cerebrale che l’aveva colpito poche settimane prima.
Un lutto importante per il Bologna e le altre squadre in cui ha militato. In occasione dei funerali, svoltisi nella Chiesa Collegiata di Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo, in tanti hanno voluto rendergli omaggio nel giorno del ricordo e del dolore per i suoi familiari.
Era stata un’ala destra funambolica e imprevedibile, moderna per i tempi in cui ha giocato, Mauro Pasqualini. L’ex calciatore non ce l’ha fatta e contro l’emorragia cerebrale ha perso la partita più importante della sua vita: era stato ricoverato lo scorso 10 gennaio, poi il peggioramento improvviso e la scomparsa.
Bologna in lutto, morto Mauro Pasqualini: aveva 76 anni
Pasqualini ha legato il suo nome a varie squadre. Ha giocato due stagioni in Serie A con la maglia del Bologna (1968-1969 e 1971-1972), riuscendo a ritagliarsi un ruolo da protagonista con i rossoblù. Fecero scuola all’epoca le sue giocate: con la palla tra i piedi eccelleva in dribbling e a volte anche in tunnel. Persino un certo Pelé, narra la leggenda, fu impressionato dalle doti tecniche di quel ragazzo nato in provincia di Bologna.
E Pasqualini, nel corso degli ultimi anni, ha sempre sfoggiato con orgoglio la maglia che scambiò proprio con O Rei in una delle tre amichevoli negli Stati Uniti tra Bologna e New York Cosmos che all’epoca vantavano tra le proprie fila l’indimenticato campione brasiliano insieme a Chinaglia e Beckenbauer, anche quest’ultimo recentemente scomparso. Proprio quell’occasione, Pele rimase impressionato da Pasqualini e dal suo dribbling efficace e pulito.
Pasqualini non ha raccolto il successo che avrebbe meritato a causa di una serie di infortuni che lo debilitarono non poco. Nonostante questo è rimasto nel cuore dei tifosi di Bologna, Monza, Lucchese, Catania e Cesena: tutte squadre che hanno potuto vederlo dal vivo con le loro maglie. Negli ultimi anni l’ex ala destra aveva deciso di dedicarsi ai giovani del piccolo club di Fiano della Chiana, l’AC Foiano.