Sinner, il discorso è commovente: stavolta è cambiato tutto

Grande emozione alla Rod Laver Arena dopo la finale tra Sinner e Medvedev: le parole squarciano la conferenza stampa

Una finale emozionante per il pubblico accorso sugli spalti a godersi lo spettacolo e per i milioni di tifosi che hanno seguito l’esito del match dalla poltrona di casa. Un incontro che non verrà mai cancellato dalla memoria di Jannik Sinner, il campione azzurro che ha coronato il sogno di una vita. Quello di trionfare in un torneo del Grande Slam.

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Jannik Sinner, un trionfo memorabile (LaPresse) – Inter.sportitalia.it


L’ultimo atto di Melbourne non verrà dimenticato tanto facilmente però nemmeno dal degnissimo avversario del talento azzurro, quel Daniil Medvedev che, a 48 ore di distanza dalla rimonta vincente contro Alexander Zverev – il russo era sotto due set a zero – ha subìto lo stesso trattamento che lui stesso aveva riservato al tedesco. Soffrendo, e non è la prima volta che accade in una finale di un Major, il ritorno dell’avversario di turno fino a perdere un match che dopo i due parziali era indirizzato a suo favore.

Tutti ricorderanno infatti cosa accadde, precisamente due anni fa, sempre alla Rod Laver Arena. Il moscovita, avanti due set a zero contro un Rafael Nadal già provato da un torneo estenuante, non potè nulla contro l’impareggiabile voglia di vincere dello spagnolo. Rimonta completata per Rafa e addio sogni di gloria per il russo. 

Medvedev, commoventi le parole dopo il ko da Sinner

Nella stessa sala stampa che 24 mesi fa ha ospitato un tennista deluso, quasi fatalista e disilluso, stavolta Medvedev ha mostrato una faccia diversa. Che forse lo rende più umano e più degno di empatia rispetto al personaggio scorbutico e provocatorio che è solito mettere in campo nei duelli con i suoi avversari.

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Daniil Medvedev, stavolta è stato diverso (LaPresse) – inter.sportitalia.com

Rispetto alla sconfitta contro Rafa del 2022 ho sentimenti diversi. Allora dissi che avevo smesso di sognare, ora sto sognando più che mai e non solo nel tennis ma nella vita“, ha esordito Medvedev nell’incontro coi giornalisti.

Non riguarda il bambino che sogna, perché sono un uomo di 27 anni che sta sognando e sta facendo tutto il possibile per il presente e per il futuro. Volevo vincere e sono stato vicino alla vittoria, non so quanto ma di certo non così lontano. Il punteggio è simile rispetto al match di due anni fa, ma le mie sensazioni sono state diverse“, ha concluso il russo che rivedremo in campo, di nuovo contro Sinner, all’Atp 500 di Rotterdam in programma a metà febbraio.

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