La rivelazione di uno degli ingegneri che ha lavorato a stretto contatto con Schumi ha scosso gli appassionati
Parli di Michael Schumacher e la prima cosa che balza alla memoria è ovviamente quel maledetto 29 dicembre del 2013, quando sulle nevi francesi di Meribel, l’ex pilota fu vittima di un terribile incidente mentre era impegnato in una tranquilla sciata col figlio Mick.
Dopo due interventi neurochirurgici, il coma e una riabilitazione infinita, il sette volte campione del mondo ha visto la sua vita stravolta per sempre. Trasferito in via definitiva nella sua villa a Gland, in Svizzera, protetto dall’amore e dalle cure dei familiari più stretti e messo al riparo da qualunque indiscrezione nei suoi confronti, sono ormai anni che non si sa per certo quali siano le sue reali condizioni.
È drammaticamente lontanissimo dall’atleta formidabile che, noncurante dei rischi e dei pericoli del mestiere, sfrecciava negli autodromi di tutto il mondo prima a bordo della Jordan, poi della Benetton, prima di trascorrere 11 gloriosi anni in Ferrari e chiudere un’impareggiabile carriera con un triennio alla Mercedes.
Schumacher, la critica è inequivocabile
Proprio tra il 2010 e il 2012 Schumi ha lavorato a stretto contatto con James Volwes, capo stratega della casa di Stoccarda, uno che nel suo percorso in Formula 1 si sarebbe poi fregiato di 9 campionati costruttori e oltre 100 Gran Premi vinti con la Mercedes stessa.
L’ingegnere/ dirigente britannico, intervenuto nel podcast High Performance, ha parlato del periodo in cui ha lavorato con Schumacher, facendo un parallelo con Lewis Hamilton, il pilota che ha conquistato in Mercedes ben 6 titoli Mondiali.
Dapprima Vowles ha elogiato il talento del pilota britannico affermando che “Lewis era ed è ancora oggi il pilota con più talento naturale con cui abbia mai lavorato, compreso anche Schumacher“. Poi ha rincarato la dose, toccando un argomento ben più delicato della semplice preferenza espressa per il driver britannico nei confronti di quello teutonico.
Dopo aver detto la sua su quanto sia importante, per la reputazione di un pilota, essere sempre corretto in pista, Vowles ha preso a pretesto il famoso incidente tra Schumacher e Villeneuve nel decisivo Gran Premio di Jerez de la Frontera del 1997 per una critica al fuoriclasse ex Ferrari.
“Se hai fatto qualcosa di antisportivo, te ne pentirai per il resto della tua vita. Sarai sempre macchiato. Michael è un uomo incredibile, ma quella volta si rovinò“, ha sentenziato Vowles. Le cui parole, ovviamente, hanno scatenato un mare di polemiche.